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BOMBSHELL-LA VOCE DELLO SCANDALO

Aggiornamento: 1 nov 2020


Nicole Kidman, Margot Robbie e Charlize Theron sono le protagoniste di Bombshell- La voce dello scandalo scritto da Charles Randolph e diretto da Jay Roach. Il film, ispirato a fatti realmente accaduti racconta lo scandalo sessuale che ha coinvolto, nel 2016, Roger Alies, amministratore delegato del canale televisivo americano Fox News.

La televisione è l’industria più competitiva al mondo e l’arrivismo sociale è presente costantemente, in maniera quasi impercettibile, ne sono consapevoli Gretchen (Nicole Kidman) e Megyn (Charlize Theron), conduttrici affermate dalla Fox News. Megyn è una donna sicura di sé, sfrontata, non teme le conseguenze almeno non tra le mura della Fox, porta avanti il suo lavoro con passione e tenacia, non si definisce femminista, ma porta in alto i valori in cui crede. Lo si deduce quando durante una diretta definisce Donald Trump, candidato alla presidenza, sessista. Gretchen, invece, dopo aver condotto un programma di spicco all’interno dell’emittente Fox viene trasferita ad un’altra fascia oraria del palinsesto televisivo. Questo inizialmente porta ad un rallentamento della sua carriera, fino ad arrivare al licenziamento.

Il motivo?

Non sicuramente gli indici di ascolto bassi, ma la decisione della conduttrice nel rifiutare per anni le avance sessuali da parte di Alies e del suo collega Steve Doocy. Infine, Kayla (Margot Robbie) una giovane ragazza agli inizi di carriera, che dopo aver lavorato per un periodo con Gretchen decide di accettare un’offerta migliore datale dal conduttore Billy O’Reilly. Purtroppo, dopo il primo giorno di prova la ragazza viene licenziata e, avvilita, decide di seguire in ascensore Faye, l’assistente di Roger Alies. L’anziana signora accompagna Kayla nell’ufficio dell’amministratore delegato, ma la ragazza non poteva pensare che il prezzo per la carriera sarebbe stato così alto.

Il risultato è un film avvincente, dove la regia e la sceneggiatura riescono a coinvolgere il pubblico. Con dinamismo e velocità si passa da un’inquadratura all’altra, quasi a far sentire lo spettatore all’interno delle dinamiche lavorative televisive. Solo per pochi istanti, la telecamera rallenta, offrendo primi piani volti ad esaminare le emozioni delle protagoniste, dandole a loro tutto il tempo necessario ad esprimersi.

Bombshell rappresenta la cultura maschilista in cui vince chi detiene il potere, ma anche chi è disposto a sottomettersi pur di raggiungere la vetta. Le donne, in questo film, hanno un ruolo centrale e seppur costrette nella stessa situazione, le reazioni sono totalmente diverse: c’è chi si rifiuta categoricamente di vendere la propria dignità per una carriera professionale, chi è disposta a scendere a compressi pur di ottenere l’avanzamento di carriera tanto desiderato, senza sentirsi in colpa, anzi sentendosi quasi una privilegiata e chi, infine, ne accetta passivamente gli abusi, sentendosi perennemente in colpa con sé stessa.

Bombshell è una vera e propria bomba, che destabilizza anni e anni di cultura aziendale fortemente sessualizzata, in cui la donna è un semplice “soldatino” pronto ad essere rimpiazzato se non esegue gli ordini del proprio capo.


Voto: 8.5

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